VEPAR

VEPAR

1. NOME DELLA SPECIALITA` 
VEPAR. 
2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA 
VEPAR CREMA 1% 30 G 
100 g di crema contengono: 
Principio attivo: 
- Eparan solfato g 1. 
Eccipienti: 
- Palmito stearato di etilenglicole e polietilenglicole g 18; 
- Gliceridi saturi poliossietilenati g 3; 
- Olio di vaselina g 4,5; 
- Metile p-idrossibenzoato g 0,1; 
- Propile p-idrossibenzoato g 0,05; 
- Acqua q.b. a g 100. 
3. FORMA FARMACEUTICA 
Crema. 
4. PROPRIETA` FARMACOLOGICHE E TOSSICOLOGICHE ED ELEMENTI DI 
FARMACOCINETICA 
4.1. Farmacologia 
L`eparan solfato e` un glicosaminoglicano a struttura 
mucopolisaccarida copolimerica, caratterizzata da unita` 
ripetitive contenenti acido glicuronico e glucosamina N-acetilata 
e N-solfata, presente sull`endotelio vasale arterioso e venoso, al 
quale conferisce proprieta` antitrombotiche (anticoagulanti e 
profibrinolitiche). In differenti modelli sperimentali di trombosi 
arteriosa e venosa, l`eparan solfato ha dimostrato una 
significativa attivita` antitrombotica. Tale attivita` e` mediata 
da una ridotta formazione di trombina (attraverso una aumentata 
interazione fra fattore X attivato e antitrombina III) e da una 
attivazione-dose dipendente della fibrinolisi. 
L`attivita` profibrinolitica dell`eparan solfato, dimostrata 
sia nell`animale da esperimento sia in pazienti affetti da 
arteriopatia cronica ostruttiva o da insufficienza venosa cronica 
secondaria a progressa flebotrombosi profonda, e` accompagnata da 
un aumento dei livelli ematici di attivatore tissutale del 
plasminogeno (tPA) e da una riduzione del suo inibitore 
fisiologico (PAI). 
L`eparan solfato sotto forma di crema, applicato a soggetti con 
alterazioni della circolazione venosa superficiale, ha dato 
risultati clinici apprezzabili con remissione del dolore, 
riduzione dell`edema locale e dell`infiltrazione flogistica. 
4.2. Tossicologia 
Impiegato per diverse vie di somministrazione e specie animali 
l`eparan solfato ha dimostrato una bassa tossicita`. Gli studi di 
tossicologia acuta non hanno definito una DL50 nel ratto e nel 
topo. 
Negli di tossicologia cronica condotti su ratto e cane alle 
dosi giornaliere di 50, 100 e 500 mg/Kg per os per 6 mesi, 
l`eparan solfato e` stato ben tollerato e non ha mostrato alcun 
segno di tossicita` sia a livello ematico sia a livello dei piu` 
importanti organi e apparati. Gli studi di tossicologia 
riproduttiva (teratogenesi), fertilita` e tossicita` peri e post- 
natale, sono stati condotti su ratto e coniglio alle dosi di 
50,100 e 500 mg/Kg per os. I risultati di queste ricerche hanno 
dimostrato che l`eparan solfato e` privo di effetti sulla 
fertilita` maschile e femminile, sullo sviluppo del feto e sullo 
sviluppo maturativo del neonato fino all`eta` adulta. 
4.3. Farmacocinetica 
Gli studi di farmacocinetica condotti nell`uomo dimostrano un 
rapido assorbimento gastrointestinale del composto. 
L`eparan solfato, somministrato per via orale, raggiunge un 
picco ematico dopo 60-90 min.. A questo consegue un`attivita` 
fibrinolitica documentata dalle variazioni del tempo di lisi delle 
euglobuline e dei livelli ematici di tPA, del suo inibitore (PAI) 
e dell`2-antiplasmina. 
I livelli ematici di eparan solfato e l`attivita` 
profibrinolitica diminuiscono poi nel plasma con ritorno ai valori 
basali entro le 8 hr. 
5. INFORMAZIONI CLINICHE 
5.1. Indicazioni terapeutiche 
Trattamento locale nei seguenti casi: esiti di flebotrombosi, 
tromboflebiti, ectasie venose degli arti inferiori, affezioni 
cutanee di origine vascolare (periflebiti superficiali, edema 
infiammatorio, dermatite da stasi), ematomi traumatici, patologia 
postflebitica degli arti. 
5.2. Controindicazioni 
Ipersensibilita` individuale accertata verso il farmco o verso 
l`eparina e gli eparinoidi. 
5.3. Effetti indesiderati 
L`uso, specie se prolungato, di prodotti per uso topico puo` 
dare origine a fenomeni irritativi e di sensibilizzazione, in tale 
evenienza interrompere il trattamento ed istituire una terapia 
idonea. 
5.4. Speciali precauzioni per l`uso 
L`impiego di VEPAR crema in presenza di fenomeni emorragici 
deve essere attentamente valutato. 
VEPAR crema non va applicato in caso di sanguinamento, su 
ferite aperte e sulle mucose, nonche` su sedi di infezioni in caso 
di processi suppurativi. 
5.5. Uso in caso di gravidanza ed allattamento 
L`uso durante la gravidanza e l`allattamento deve essere 
effettuato solo in caso di effettiva necessita`. 
5.6. Interazioni 
Non sono note finora interazioni con altri farmaci. 
5.7. Posologia e modo di somministrazione 
Spalmare un`opportuna quantita` di crema sulla zona cutanea 
interessata e sulle zone circostanti, frizionando leggermente fino 
a completo assorbimento. Ripetere l`applicazione 2-3 volte al 
giorno. 
5.8. Sovradosaggio 
Il modo di somministrazione previsto esclude che si possano 
verificare casi di sovradosaggio del farmaco. 
5.9. Avvertenze 
Tenere fuori della portata dei bambini. 
5.10. Effetti sulla guida e sull`uso di macchine 
Nessuno. 
6. INFORMAZIONI FARAMCEUTICHE 
6.1. Incompatibilita` 
Non sono note incompatibilita`. 
6.2. Durata di stabilita` 
24 mesi in confezionamento integro, correttamente conservato. 
6.3. Speciali precauzioni per la conservazione 
Nessuna. 
6.4. Contenitore, confezione e prezzo 
Tubo in alluminio flessibile con capsula a vite contenente 30 g 
di crema all`1% - Lire 15.500. 
6.5. Ragione sociale e domicilio del titolare della 
autorizzazione all`immissione in commercio 
Istituto Biochimico Nazionale Savio S.r.l. - Via E. Bazzano, 14 
- 16019 Ronco Scrivia (GE). 
6.6. Numero di registrazione e data di commercializzazione 
Tubo crema 1% 30 g - codice n. 028563082. 
Data di commercializzazione............ 
6.7. Tabella di appartenenza al DPR 309/90 
Non soggetto al DPR 309/90. 
6.8. Regime di dispensazione al pubblico 
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.